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La Pasta.


“Amicizia e Maccheroni

Se non son caldi

Non son buoni”

Recita così un antico proverbio italiano, e come dargli torto. Chi, davanti a un piatto di Spaghetti fumanti, non si sente avvolto da una sensazione di gioia incontenibile?

Inoltre, la pasta è un’occasione di convivio perfetta, allegra, vivace, invitante e veloce da cucinare. Lunga, corta, secca, all'uovo, fatta a mano. Ora vediamo alcune curiosità sull'alimento principe della nostra penisola.

La pasta era già ampiamente conosciuta ai tempi della Magna Grecia (Sud Italia) e dell'Etruria (Italia centro-occidentale), dove veniva però chiamata in altri modi. Era conosciuta con il termine ''maccari'', che a sua volta è all'origine dei termini dialettali ''maccaruni-maccaroni'' e del corrispettivo ''maccheroni'', nonché del verbo italiano ''ammaccare'' (col significato generico di schiacciare, o nel caso della pasta con il senso di ''lavorare una materia massosa, pressandola, impastandola e modellandola''), mentre il termine latino laganum si usava per indicare un impasto di acqua e farina, tirato e tagliato a strisce. Conosciuto e documentato è infatti che già Cicerone, l'antico filosofo romano, tesseva lodi parlando di làgana, termine latino dal quale deriverebbe l'attuale nostrana lasagna.

Benefici:

  • Indicata per la dieta: 100 grammi di pasta di semola di grano duro forniscono circa 360 kcal. (72% da carboidrati complessi, 12% da proteine e praticamente nessun grasso). Se consumata in quantità moderata (80grammi) con una salsa a base di verdure o di pomodoro fresco e con pochissimo olio, dunque, supera di pochissimo le 400 kcal. Inoltre l’assorbimento dei carboidrati richiede molto tempo infatti ha un efficace potere saziante.

  • Ti aiuta ad affrontare gli sforzi fisici e mentali: La pasta è facilmente digeribile, dunque fornisce energia di pronto impiego senza appesantire. Analogamente, va benissimo per gli sforzi mentali e nei momenti di stress. Infatti i carboidrati complessi, proprio perché ”energia pronta”, danno la carica senza richiedere eccessivi consumi di ossigeno (che scarseggia quando si è troppo sotto pressione).

  • Previene il mal di cuore e i tumori: Fra i carboidrati (patate, pane bianco, zuccheri), la pasta ha l’indice glicemico più basso, insieme al pane di grano duro. Secondo le più recenti ricerche, non alza i livelli della proteina C reattiva collegata al rischio cardiovascolare. Inoltre ha pochissimo sodio, dunque è amica della pressione (sempre che naturalmente non si esageri con il sale nei condimenti). Infine contiene fibre, baluardo contro le malattie cardiovascolari e anche contro i tumori. E su quest’ultimo punto: se condita con il pomodoro cotto, c’è anche l’apporto del licopene, sostanza principe nella prevenzione di tumori.

  • E’ antistress: Prima di tutti perché è buona, e tutto ciò che è piacevole fa bene all’umore. Inoltre contiene vitamine del gruppo B, in particolare della B1 (o tiamina), indispensabile per il corretto funzionamento del sistema nervoso. Infine, il glucosio che si libera dall’amido favorisce la sintesi a livello cerebrale della serotonina, un neurotrasmettitore che da’ un senso di benessere.

  • Con i legumi è come una bistecca: Abbinata ai legumi, la pasta rappresenta una fonte di nutrimento completo in cui le proteine dei legumi, insieme a quelle della pasta, arrivano a un valore biologico pari a quello di un alimento di origine animale. E tutto questo senza sottoporre reni e fegato ad un superlavoro. (Fonte: http://www.qnm.it/salute-e-fitness/5-benefici-della-pasta-post-4343.html)

Informazioni:

L’utilizzo di una semola di qualità, quindi con un maggior tenore proteico, determina una migliore tenuta della pasta in cottura, ma anche un gusto e un profumo più intensi e gradevoli. Vi siete mai chiesti perché alcune paste hanno uno spiccato colore giallo mentre altre sono biancastre? La pasta è più gialla quando la trafila è al teflon e quando viene essiccata ad alte temperature, mentre una pasta di colore chiaro è sinonimo di trafila al bronzo e di essicazione lenta, quindi di qualità. La trafila al teflon permette di ridurre drasticamente i tempi di produzione e di eliminare eventuali difetti della pasta derivanti da una scarsa qualità del grano utilizzato. Dal canto loro, le trafile al bronzo sono molto più difficile da gestire e rallentano sensibilmente la produzione ma, se gestite da persone competenti, possono dar vita a paste di qualità estremamente superiore rispetto a quelle trafilate al teflon. Questa difficoltà giustifica anche i prezzi più elevati delle paste trafilate al bronzo. Vi è mai capitato di vedere puntini bianchi o neri sulla pasta? I primi sono il segnale di una imperfetta essicazione oppure della presenza di farina di grano tenero, i secondi invece sono frammenti vegetali che non dovrebbero essere presenti. Altra questione importante è la conservazione della pasta. Una conservazione non corretta può determinare alterazioni della pasta secca. Bisogna tenerla in un luogo asciutto e areato, in contenitori che possano preservarla dall’attacco di parassiti (soprattutto nelle stagioni calde).

(Fonte: http://www.pastificiodeicampi.it/tutto-quello-che-bisogna-sapere-sulla-pasta.html )

Cottura perfetta:

per ogni 100g di pasta, 1 lt di acqua e una manciata di sale grosso

« ...il nostro più che un popolo è una collezione. Ma quando scocca l'ora del pranzo, seduti davanti a un piatto di spaghetti, gli abitanti della Penisola si riconoscono italiani... Neanche il servizio militare, neanche il suffragio universale (non parliamo del dovere fiscale) esercitano un uguale potere unificante. L'unità d'Italia, sognata dai padri del Risorgimento, oggi si chiama pastasciutta »

(C. Marchi, Quando siamo a tavola, Rizzoli, 1990)

Le mie ricette con la pasta ----->

http://jthrgm.wixsite.com/cookingwithme/blog/tag/pasta

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